Il vino che meglio rappresenta la civiltà contadina: semplicità e pronta beva. Il vino come elemento di socialità e ricerca di leggerezza. Probabilmente erano queste le funzioni del vino, sulle tavole contadine e nelle osterie di campagna e di città.
Il vino doveva essere accogliente, e parlare un linguaggio comprensibile. Vi si cercava la frivolezza, a volte la fuga.
Il Gattorosso cerca di rappresentare quel vino, il vino dei contadini.
L’uvaggio è quello classico della Toscana Centrale: il sangiovese a far da padrone, e poi malvasia nera, ciliegiolo, canaiolo, colorino.
Lasciatevi deliziare – do eat better!
Scheda tecnica
Annata: 2015
La viticoltura
Nome vigneti: La Badia, Uliveto, La Penna
Certificazioni: biologica
Altitudine: 450 mt slm Uliveto e La Badia. La Penna 300 mt slm
Vitigni: sangiovese, canaiolo, malvasia nera, colorino
Forma di allevamento: guyot, archetto capovolto, cordone speronato
Produzione per ettaro: 30-35 quintali d’uva
Trattamenti: rame e zolfo; solo quando è necessario.
Fertilizzanti: no
Data inizio vendemmia: prima decade di ottobre
Modalità di vendemmia: manuale in cassetta
Utilizzo di uve acquistate da terzi: no
L’enologia
Modalità di pressatura: torchio meccanico
Utilizzo di lieviti selezionati: No
Eventuale affinamento in bottiglia: 6 mesi
Caratteristiche: vino di pronta beva, rappresenta la quotidianità. In gioventù, fresco e succoso.
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